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Fuoco e terra: alchimie di libertà

Sabato 30 giugno in Piazza Libertà

Cottura a cielo aperto di Angelo Zilio

 

Cottura a cielo aperto della scultura dedicata a Maria Rosa Tagliabue, ex direttrice del Museo della Ceramica G. Gianetti, a cura di Angelo Zilio, che si terrà presso Piazza Libertà alle ore 23 circa.

Si tratta di una performance che prevede, anzitutto, la costruzione di una fornace a legna temporanea, grazie all’uso di mattoni refrattari e pannelli in fibra ceramica (che sarà creata venerdì 29 giugno).

All’interno della fornace sarà posta la scultura preparata per l’occasione, che verrà cotta durante la giornata di sabato 30 giugno.

Il giorno della performance sin dalle prime ore del mattino si comincerà a far salire lentamente la temperatura, secondo una curva di cottura che permette di raggiungere i 1000/1100°C.

Il culmine della performance sarà l’apertura del forno, prevista tra le 23.00 e la mezzanotte, quando si assisterà alla magia del corpo incandescente della scultura che si svelerà al pubblico creando giochi di fuoco.

L’opera creata è dedicata a Maria Rosa Tagliabue, ex direttrice del Museo della Ceramica G. Gianetti, e verrà collocata in suo ricordo all’ingresso del Museo, come custode silenzioso della bellezza e della storia.

 

KIZUNA.  Custode degli affetti e della comunità

Argilla refrattaria, ingobbi, ossidi

Cottura a legna

2018

 

Questa scultura nasce in un tempo indefinibile, è come se ad un certo punto avesse deciso di riunire tante mani, pensieri, anime in un luogo per manifestarsi, per “farsi libera”, come diceva Maria Rosa Tagliabue.

Ho avuto la fortuna di poter seguire la creazione, forse di essere partecipe, in un certo qual modo, della nascita del suo divenire. Questa scultura, che attraversa i pensieri e le emozioni legate ad una persona a me molto Cara, Maria Rosa, si é affidata alle sapienti mani di Angelo Zilio e della bottega Il Tondo di Marcello e Andrea Mannuzzo di Celle Ligure.

Questa scultura nasce dalla libertà. Quando ho detto ad Angelo, detto Gilö, che volevo dedicare una scultura alla memoria di Maria Rosa sapevo che l’unico elemento fondamentale era lasciare la libertà all’artista di avvicinarsi ad un nostro sentire.

E poi sono arrivate le parole, tante: arte, ceramica, tecnica, armonia, farsi-liberi…

ma anche gesti, ricordi, immagini che diventano altro.

In questa scultura il vaso non è un oggetto da custodire, come quelli presenti nella collezione del Museo della ceramica G. Gianetti, ma diviene, o torna ad essere, custode, non di quello che si tiene dentro ma di qualcosa di più grande che c’è ovunque: custode dell’arte.

Questo vaso scultura, passato attraverso l’alchimia degli elementi, trasforma chi lo guarda. Diventa custode, simbolo protettivo, elemento archetipico dell’uomo. Il vaso è l’uomo, la donna, la donna che ha custodito, materialmente ma soprattutto spiritualmente, il fuoco sacro dell’arte.

Il vaso, non più oggetto ma soggetto, diviene un non-luogo, una porta, e i simboli sul suo corpo ritornano ad essere l’essenza della scrittura, segno-disegno di un pensiero filosofico, dell’essere stesso dell’uomo.

Una civetta, come sulla spalla di Atena, con saggezza e sapienza ci guarda indicandoci la strada, suggerendoci dei passi, 9 piccoli segni da seguire, come le lettere del nome di Maria Rosa, orme da imitare.

Questa scultura, posta all’entrata del museo, custode, guardiana, ma anche porta temporale, ci conduce a varcare la soglia, oltrepassando lo sguardo della civetta, facendoci liberi, liberi di entrare nell’arte.

 

Mara De Fanti,

Direttrice e Conservatrice del Museo della Ceramica G. Gianetti

 

 

 

Angelo Zilio

Il principio della sua storia con l’argilla avviene con l’incontro dei fratelli Robustelli (Giorgio e Gianni), eredi della tradizione ceramica varesina, i quali hanno gestito le storiche Fornaci IBIS di Cunardo. Successivamente con Giorgio Azzaretti, apprende i primi rudimenti sulle tecniche di cottura e di preparazione degli smalti. Con Gino Geminiani impara la tecnica del tornio che approfondirà secondo i canoni giapponesi con Shozo Michikawa presso la Töpferschule di Gordola (Svizzera). Con Terry Davies e Alberto Cavallini ha realizzato dal 2010 al 2016 performance di cotture in piazza per Argillà e per la Tenuta di Sticciano (Firenze), con Fred Olsen, nel 2012, al IV Simposio internazionale di Ceramica a Gordola (Svizzera). Ha realizzato il monumento all’orso marsicano per il Comune di Civitella Alfedena (AQ) e la Colonna istoriata dedicata alla Riserva Naturale del Monte Rufeno (VT). Vive e lavora a Varese.

 

Quando: sabato 30 giugno ore 23.00 circa

Dove: Piazza Libertà, Saronno

Per info: web@museogianetti.it, tel. 029602383

 

 

 

Sito Web di Angelo Zilio: www.angelozilio.it

Le Ceramiche Il Tondo a Celle Ligure di Marcello e Andrea Mannuzzo su Facebook: www.facebook.com/Ceramiche-Il-Tondo